————————————— Convegno 22 marzo 2011 DISCUSSIONI ED INTERROGAZIONI SULLA CONVENIENZA DI ADESIONE AL CONSORZIO TUTELA MOZZARELLA DI BUFALA

Esserci per contare, è questo il concetto emerso ieri sera ad Eboli dall’incontro che Confagricoltura Salerno ha avuto con gli allevatori bufalini della zona per eccellenza vocata alla produzione della Mozzarella di Bufala Campana DOP. Presenti in sala oltre di un centinaio delle quasi cinquecento aziende che allevano bufale da latte in provincia di Salerno.

Al tavolo dei relatori, dopo il cordiale benvenuto della d.ssa Cestaro – dirigente scolastico dell’Istituto Tecnico Agrario G.Fortunato di Eboli – e l’introduzione del tema del convegno da parte del presidente di Confagricoltura Salerno, Rosario Rago, si sono succeduti gli interventi di Gianfranco Conforti e Nicola Cecere, rispettivamente presidenti provinciale e regionale della Sezione Economica Allevatori Bufalini di Confagricoltura. Entrambi hanno espresso in maniera forte ed inequivocabile le ragioni di una scelta che, è stato rimarcato più volte, deve essere obbligatoria per gli allevatori e soprattutto deve vederli iscritti in massa al Consorzio, perché attraverso la giusta rappresentanza, che grazie a Confagricoltura si è riusciti ad ottenere, in esso non passino decisioni che possano in alcun modo danneggiare la categoria allevatoriale.

Successivamente, il dr. Di Napoli – funzionario di Confagricoltura nazionale – esperto di produzioni zootecniche – ha descritto ai presenti tutti i passaggi che hanno portato alla definizione dell’attuale statuto del Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana dop e degli innumerevoli sforzi affrontati per far passare una linea che doveva vedere – a tutti i costi – gli allevatori protagonisti delle decisioni su un prodotto di pregio, fondamentale per l’economia della provincia.

Ha concluso poi l’incontro l’Assessore all’agricoltura della Provincia di Salerno, Mario Miano che nel suo intervento ha rimarcato fortemente l’importanza economica del comparto bufalino nell’economia provinciale e di come questo settore, contrariamente ad altri, proprio perché in costante e forte crescita ha bisogno delle giuste attenzioni e protezioni da parte dell’intera filiera produttiva.

Il vivace dibattito che  è seguito agli interventi è stato utile per spiegare agli allevatori le modalità di adesione al Consorzio e per fare chiarezza sui costi di iscrizione, assolutamente lontani da quanto comunicato agli allevatori in precedenti riunioni che sono servite solo ad ingenerare confusione e perplessità, allontanando gli allevatori dalla governance del Consorzio, come sempre desiderato da chi, ancora oggi, ha interesse a che niente cambi nel settore per continuare a “governarlo” a proprio piacimento e soprattutto sulla pelle di chi ne dovrebbe essere attore principale.